Con l’approvazione del decreto legge “Ambiente”, ottenuto anche grazie al lavoro svolto da CNA a livello nazionale insieme ad altre associazioni di categoria, gli sfalci e le potature, anche provenienti da aree private, sono classificati come rifiuti urbani e potranno essere conferiti nei centri di raccolta gestiti dal servizio pubblico. Un cambiamento importante, che modifica quanto previsto dal decreto legislativo 116 del 2020 che, al contrario, classificava tali residui come rifiuti speciali, mettendo in difficoltà gli operatori della manutenzione del verde, che non potevano effettuare il conferimento nei centri di raccolta, con notevoli aumenti dei costi, legati anche al trasporto verso impianti molto distanti dai luoghi di produzione.
“Questo traguardo rappresenta una vera svolta per il nostro settore”. dichiara Rinaldo Favilli, presidente nazionale e territoriale di CNA Manutentori del verde. “Il problema della gestione dei rifiuti è sempre stato molto sentito dalle nostre imprese, che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare enormi difficoltà sia economiche che logistiche. La possibilità di conferire sfalci e potature come rifiuti urbani semplifica enormemente le operazioni quotidiane, riduce i costi e garantisce una gestione più efficiente dei rifiuti. È un risultato importante, che contribuirà a migliorare la competitività del settore e a favorire pratiche sempre più sostenibili”.
A questo si aggiunge la prospettiva di un ulteriore chiarimento normativo, riguardante la disciplina dei sottoprodotti per sfalci e potature, che potrebbe essere inserito nella conversione del decreto, facilitando ancora di più la gestione per le imprese. Per discutere di questo e di alcune criticità, come gli abbattimenti urbani, l’associazione grossetana della piccola e media impresa ha riunito nei giorni scorsi le imprese del settore. “C’è ancora molto da migliorare – aggiunge Favilli – per esempio stabilire come conferire i residui legnosi derivanti da abbattimenti di alberi e provare a incentivare anche dei percorsi di circolarità, favorendo il riutilizzo di alcuni materiali”.
Intanto, Cna Grosseto ha scritto ad Ato Toscana Sud, a Sei Toscana e ai sindaci della provincia di Grosseto per chiedere una semplificazione delle procedure di conferimento nelle isole ecologiche già presenti sul territorio e rendersi disponibile per chiarimenti e supporto. “Il nostro obiettivo – conclude Favilli – è garantire che il conferimento in queste aree avvenga nelle modalità più efficienti e accessibili, a beneficio di tutte le imprese del settore”.