Contribuire attivamente al reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti, fornendo loro competenze spendibili nel mondo del lavoro. Con questi obiettivi CNA Servizi, l’agenzia formativa di CNA Grosseto, ha portato avanti due progetti, finanziati dalla Regione Toscana, conclusi da pochi giorni e che hanno permesso a 18 detenuti delle case circondariali di Grosseto e Massa Marittima di ottenere delle certificazioni di competenze che potranno spendere sul mercato del lavoro.

Dei progetti e dei risultati ottenuti si è parlato durante l’incontro conclusivo di restituzione che, oltre alla Regione Toscana e ai soggetti partner di CNA in questo percorso, ha visto anche la partecipazione del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana Giuseppe Fanfani.

“È stata un’occasione di confronto importante, non solo perché per la prima volta la nostra agenzia formativa si è cimentata in percorsi progettati per le case circondariali – commenta il direttore di CNA Grosseto Anna Rita Bramerini – ma anche perché ci ha permesso di evidenziare una serie di problematiche che gli ex detenuti incontrano nel loro reinserimento lavorativo che, come associazione datoriale, ci siamo impegnati per provare a ridurre, promuovendo politiche di inclusione e contrastando il pregiudizio”.

Talvolta, infatti, chi deve reinserirsi nella società deve fare i conti anche con questo aspetto, oltre che con la richiesta di personale specializzato.

“Il nostro tessuto economico chiede lavoratori e manodopera spesso in possesso di competenze specifiche e certificazioni”, dice Elena Dolci, responsabile dell’agenzia formativa di CNA Grosseto. “Nella progettazione di questi percorsi abbiamo tenuto conto di una serie di bisogni emersi negli anni e di profili professionali che potessero essere formati anche all’interno di un istituto detentivo. Non è stato sempre facile, perché si tratta di percorsi di formazione che hanno bisogno anche di pratica e attività laboratoriali, difficili da realizzare in alcuni contesti, ma siamo molto soddisfatti perché abbiamo permesso a 18 persone di acquisire nuove competenze e certificarle, ma anche per la rete che si è costituita sul territorio e che ha collaborato in modo proficuo”.

Il percorso, che è stato possibile grazie al supporto di una serie di partner istituzionali e al contributo di molte aziende e realtà economiche locali, si è sviluppato con quattro corsi di formazione, di oltre 250 ore l’uno, articolate tra incontri in aula e attività di laboratorio.

Nella casa circondariale di Grosseto si sono formati sei “potatori e curatori di interventi ortoflorovivaistici” e tre “operatori di prodotti panari, dolciari e da forno”; a Massa Marittima, sei persone hanno partecipato e ottenuto la certificazione di competenza per il corso di “potatura e lavorazioni del terreno nelle aree a verde” e tre per “Installazione e manutenzione degli impianti termoidraulici e simili”.

Oltre al supporto delle case circondariali di Grosseto e Massa Marittima, hanno dato il loro contributo nei quattro percorsi formativi, la cooperativa Il Melograno, Heimat, Comit, Termobenessere, Toscana Food, Panificio Falorni e Macii, Le micro atelyer, Favilli Rinaldo e l’istituto tecnico agrario di Grosseto.

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