Si è tenuto giovedì 21 febbraio, nella sede di CNA Grosseto l’incontro sulla proroga delle concessioni demaniali e gli aiuti per le imprese colpite da calamità naturali negli eventi di ottobre e novembre 2018. Un appuntamento che ha visto la presenza, oltre che di molti operatori del settore, anche dei rappresenti dei nazionali, regionali e locali di CNA Balneatori, e di sindaci e assessori dei comuni costieri di Scarlino, Capalbio, Follonica, Isola del Giglio, Monte Argentario, Castiglione della Pescaia.
La durata delle concessioni a 15 anni, così come previsto dalla legge del Governo, rappresenta un’importante risultato per le imprese costiere, ma l’associazione nazionale degli artigiani continuerà a portare avanti l’azione sindacale a livello nazionale ed europeo, perché le imprese balneari, come avvenuto per altri tipi di imprese, siano escluse definitivamente dalla direttiva sui servizi, nota come direttiva Bolkestein.
Questa misura permette alle imprese di tornare investire con maggiore tranquillità, “…ma c’è bisogno – dice l’associazione – che la Regione Toscana emani presto, come ci risulta che stia per fare, la circolare verso tutti i sindaci dei Comuni costieri perché possano approvare l’adozione di questa proroga, con una vidimazione e un provvedimento di riscontro”.
“E’ necessario inoltre che ci sia un’ulteriore richiesta da parte delle Regioni nei confronti dell’Esecutivo, per dare completezza ai risarcimenti per le mareggiate dell’autunno scorso”, ha detto Cristiano Tomei, coordinatore nazionale dei Balneatori di CNA.
“La Regione Toscana – ha aggiunto Anna Rita Bramerini, direttore di CNA Grosseto – è tra quelle individuate coinvolte dai danni da maltempo nello scorso autunno e ha già inviato a ministero l’elenco dei Comuni e delle imprese colpite. Aspettiamo di sapere quali procedure seguire per chiedere la sospensione del pagamento delle concessioni”.
L’impegno di CNA, quindi, a fianco dei Balneatori continuerà, come conferma anche il portavoce grossetano, Adalberto Sabbatini: “La proroga della concessioni per 15 anni non è quello che ci aspettavamo, perché speravamo in una esclusione dalla direttiva Bolkestein, ma è comunque un traguardo e un momento di respiro. Dobbiamo però continuare nella nostra battaglia sindacale e chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico per l’esclusione delle imprese balneari dalla direttive dei servizi e il riordino della legge nazionale. Adesso chiediamo che la Regione emani le linee guida per le procedure da seguire per la richiesta di proroga della concessione, come hanno già fatto altre regioni italiane. In caso contrario seguiremo le indicazioni nazionali che prevedono che il concessionario presenti l’istanza al Comune”.