Pagamenti: le soluzioni proposte del Governo sono ancora insufficienti
La CNA ritiene insufficienti le soluzioni a cui il Governo sta lavorando per affrontare il grave problema dei ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
Pur consapevoli delle rigidità derivanti dai vincoli del bilancio pubblico e dal quadro legislativo vigente, ribadiamo come una situazione straordinaria richieda soluzioni concrete e, quindi, anch'esse al di fuori dell'ordinario.
Sono necessarie soluzioni semplici, immediatamente utilizzabili e come tali capaci di generare effetti reali sulla liquidità di imprese – in particolare delle più piccole – già messe a dura prova da anni di dura crisi. Non esistono alternative: la pubblica amministrazione onori i debiti – stimati in 100 miliardi a livello nazionale e in almeno 10 milioni in sede locale – e consenta la totale e piena compensazione tra crediti e debiti fiscali e contributivi.
Di conseguenza non sono accettabili rallentamenti o mediazioni al ribasso riguardo all'adozione della direttiva sui termini di pagamento e all'introduzione dell'Iva per cassa – è da notare, proprio riguardo all'Iva, che a fronte dei 2,2 miliardi destinati ai rimborsi si è in presenza di uno stock complessivo dei crediti che si attesta, su base annua tra i 7 e gli 8 miliardi -.
Il venire meno dello misure suddette, assesterebbe un duro colpo alle già compromesse capacità di tenuta delle imprese, anche in previsione del vero e proprio "ingorgo" di scadenze fiscali che si manifesterà nelle prossime settimane.
Il venire meno dello misure suddette, assesterebbe un duro colpo alle già compromesse capacità di tenuta delle imprese, anche in previsione del vero e proprio "ingorgo" di scadenze fiscali che si manifesterà nelle prossime settimane.
Renzo Alessandri – direttore CNA Grosseto